La storia ci insegna che tutte le novità scientifiche debbano sconfiggere anche i muri dello scetticismo, ostacoli morali e soprattutto economici. Una malattia diventa un business e chi ne scopre la causa è costretto a battersi contro tutte queste difficoltà, possedendo come armi la propria forza d’animo e prove scientifiche inconfutabili, teorie che divengano leggi inattaccabili per coloro i quali cerchino di metterle in dubbio.

Obiettivi

Le finalità della ASSOCIAZIONE EMMANUELE sono filantropiche, educative, letterarie e di ricerca scientifica. L' Associazione Emmanuele ha le seguenti missioni: sostenere la ricerca scientifica, vagliare e raccogliere dati informativi utili per migliorare e mirare le cure e attuare sforzi per capire e diffondere l’opera del ricercatore indipendente Signor GIOVANNI PUCCIO



AVVISO AI LETTORI


Questo blog è realizzato con l'unico e nobile scopo di diffondere i principi e la pratica di Giovanni Puccio, studioso e consulente scientifico eziopatologico. Presidente dell' Associazione per la libera Ricerca Scientifica "Emmanuele".

L'Associazione invia GRATUITAMENTE tutte le informazioni e il protocollo personalizzato per la cura.

Scrivi a: emmanuele.ars@hotmail.it


COS'È LA NAGALASE?

La nagalase è un enzima prodotto dal NOSTRO organismo, implicato nel catabolismo del glicano (i glicani sono polisaccaridi ovvero carboidrati complessi che, insieme alle proteine o ai lipidi presenti nelle membrane cellulari, costituiscono glicoproteine e i glicolipidi di membrana).
Studi recenti hanno confermato il ruolo svolto dai glicani nella conformazione fisica e biologica delle glicoproteine come pure sulla relazione fra deformazione strutturale dei glicani della superficie cellulare e la conversione maligna delle cellule tumorali. La nagalase può quindi trasformare il GcMAF in una forma inattiva che non può essere più utilizzata dal sistema immunitario come sostanza di segnalazione.

Associazione per la Ricerca Scientifica

EMMANUELE
Associazione per la ricerca scientifica


 
R e s p o n s a b i l e   e d    i d e a t o r e:
presidente  
Giovanni Puccio
Ricercatore e Consulente Scientifico
( Tel. 3387773738 )

Vicepresidente
Francesco Nicosia


C o m i t a t o   S c i e n t i f i co:
Dott. Santi Scola
(Specialista in Ematologia Generale Clinica e di Laboratorio. Igiene e Medicina Preventiva. Orientamento Laboratorio. Patologia Clinica)

Dott. Francesco Sortino
e-mail: francesco.sortino@vulcanieambiente.it


P u b b l i c h e    R e l a z i o n i:
Segretario Generale
Rossella Puccio
( Tel.: 328 6369415 )


Il  protocollo  viene aggiornato Per il ns. prosieguo della  ricerca : 05.10.2004 (questo protocollo è stato richiesto e consegnato a titolo gratuito a:
Americani, Russi, Tedeschi, Bulgari, israeliani, Inglesi, Canadesi, Australiani, Svizzeri  e Spagnoli).

Importante IN CASO DI :
OLIGURIA  chiedere la consulenza di un nefrologo
IPERbilirubinemia chiedere la consulenza  di un epatologo
vedere sito su tossicità bilirubina (trattamento)
(LINK:http://it.geocities.com/criglernajjar/duec.htm)
In caso di metastasi al cervello chiedere la consulenza di un neurochirurgo per tenere sotto controllo l’edema.

il seguente protocollo deve essere allegato alla sintesi del protocollo scientifico  presentato al 2° congresso mondiale di medicina naturale di rimini e deve essere sottoposto ad  un medico in quanto la terapia va eseguita sotto osservazione medica. Si fa presente che l’utilizzo del GSH  da supporto nelle varie  terapie oncologiche  si sta diffondendo in tutto il mondo. recentemente  rivalutato dalla Sanità  Regionale Siciliana    (vedi nuova scheda informativa  GSH 2500mg/25 ml iv  1 fl -fascia H ) inserita nel ptors con n. vo3ab32  


                              GLUTATIONE RIDOTTO  ( GSH)


le funzioni del glutatione  sono: 1)protezioni delle membrane cellulari - 2) promozione di reazioni tio-disulfidriliche  coinvolte nell’assembraggio, degradazione e catalasi proteica.3) mantenimento di una capacità riducente necessaria per altre reazioni( quali ad esempio la formazione di deossiribonucleotidi a partire da ribonucleotidi)4) detossificazione di idroperossidi, perossidi organici,radicali liberi, ed altri composti tossici.5) interviene nel trasporto degli amminoacidi e probabilmente anche di alcuni gruppi amminici e peptici. 6)
 funziona in alcuni casi: da coenzima= gliossilasi(i e 2); maleilacetoacetatoisomerasi;folmaldeidedeidrogenasi.
 Da substrato= Glutatione reduttasi; gsh perossidasi;Yglutamiltransferasi;glutatione transidrogenasi;deidroascorbatoreduttasi.
Il gsh mantiene allo stato ridotto l’acido ascorbico  che salifica i quattro elementi  principali delle due pompe  della cellula: Na+K + e Ca2+- mg2+

Per accertare la condizione elettrochimica  della cellula ,criterio indispensabile  per realizzare l’equilibrio  redox omeostatico cellulare , si consiglia  la “ valutazione dei radicali liberi” ( esame dello stress ossidativo) insieme a tutte quelle  prove di  laboratorio  che  il curante riterra’ opportuno  richiedere al fine di un inquadramento  o di un monitoraggio della patologia  affetta dal paziente .

S C O P O   D E L l a   t e r a p i a   a n t i o s s i d a n t e 
 
Essa si ripropone di riequilibrare il rapporto redox-omeostatico cellulare al fine di bloccare la formazione di radicali liberi (stress ossidativo) che degenerano l’organismo provocando l’insorgere di varie patologie.

NOTA BENE:  LA TERAPIA IN VIRTU' DELLA CONTINUA RICERCA SCIENTIFICA VIENE MODIFICATA  O ADATTATA ALL'AMMALATO A SECONDA  DEI VALORI  EMATOCHIMICI  RISCONTRATI. PERTANTO, SI PREGA DI RIVOLGERSI SEMPRE ALL'ASSOCIAZIONE "EMMANUELE" CHE GRATUITAMENTE VI AIUTERA'.


Ripristinare la flora batterica intestinale (danneggiata) con i batteri probiotici  opportuni.

(Ricordarsi sempre che le pareti dell'intestino sono composte da un semplice ed unico strato di cellule, dello spessore di 25millesimi di millimetro. Una sottile barriera, come unico elemento separatore tra sangue e feci. La flora batterica probiotica protegge la sottile membrana intestinale). Questo per cercare di evitare uno choc   settico.

    Terapia del dolore (se occorre)
Sostituzione della morfina con Fentanil  transdermico per ridurre la tossicità da oppioidi. 

-   In caso d’oliguria, utilizzo di diuretici opportuni
-  Tenere  sotto  controllo l'acido lattico deidrogenasi
-  In caso di  acidosi metabolica  integrare la carnosina ( B alanina-istidina) e in casi estremi  flebo da 100ml  con 4,5% di bicarbonato di sodio ( ma sempre sotto consulenza del cardiologo). 
  
 Occorre tenere sotto controllo la funzionalità renale, perché i reni vengono sottoposti ad uno stress di super lavoro a secondo l'estensione  della massa tumorale.                                                                       

TENERE PRESENTE CHE NON APPENA SI RIEQUILIBRERA' IL RAPPORTO REDOX OMEOSTATICO CELLULARE SI ATTIVERANNO I LINFOCITI T CD4 e  CD16 (NK natural Killer).
Attenzione

Dopo la remissione della patologia  occorre  eseguire una terapia di mantenimento
(Per qualsiasi difficoltà telefonare al 338 7773738)

IMPORTANTI     INFORMAZIONI      AGGIUNTIVE

L’ammalato di cancro  è affetto da stress : ossidativo e  psicologico. Fasi superabili entro i tre mesi, nelle quali si agisce sul riequilibrio cellulare e quindi organico. la seconda fase è l’infiltrazione linfocitaria nella massa tumorale ad opera del sistema immunitario (da quattro mesi a sei mesi).
La riuscita del trattamento è legato allo status del substrato biologico dopo la chemio.
 

Eseguire gli esami ematochimici, indicati nel protocollo, ogni 10/15gg. per un attento monitoraggio dell’ammalato e poter intervenire con il curante per superare gli inconvenienti  che si presenteranno. 
-  Le urine odoreranno di zolfo, per la formazione dell’etantiolo.
-  Eseguendo l’esame dello Stress Ossidativo  completo (unico centro in Italia  I.D.I di Roma) i valori che si riscontreranno sono:
-   deficenza dell’attività catalasi,
- glutatione ridotto eritrocitario aumentato per fattore omeostatico,
-  glutatione ossidato aumentato per mancanza del  selenio,
-   acidi grassi saturi deficitari,
-   acidi grassi polinsaturi aumentati,
-  nei linfociti deficitano: la vitamina E e Coenzima Q10
-  nel plasma deficitano: il Coenzima Q10, Vitamina A/C/E
-  nel plasma  deficit della vit.A e accumulo del beta carotene(si ritiene per deficit  dell’enzimaB-C diossigenasi .
   -  nel plasma  deficit  del licopene, secondo studi recenti, da confermare: il licopene stimola le comunicazioni cellulari; sopprime la fosforilazione di proteine  regolatorie antioncogeni  p53 e Rb, indotta dai carcinogeni,e quindi fermare la divisione cellulare alla faseGo-G1 del ciclo cellulare. Esso intrappola i radicali perossilici; inibisce l’ossidazione del DNA;inibisce la perossidazione lipidica.Inoltre è stato dimostrato che il licopene incrementa l’attività dei recettori per LDL  nei macrofagi  oltre a proteggere il fegato da  lesioni  indotte da alcuni  carcinogeni.)

In presenza di patologie degenerative il sistema  REDOX OMEOSTATICO CELLULARE è compromesso. Presentando tali valori, al proprio medico curante, egli non si potrebbe sottrarre dall’applicare la Terapia riducente per regolare il rapporto OX/RED.

IN PRESENZA DI PROTEINE PLASMATICHE IN CALO LO STRESS OSSIDATIVO RAGGIUNGE VALORI MASSIMALI

   Per coloro i quali seguono la cura rigorosamente, secondo tempi e posologie indicate, sotto ecografia le masse tumorali possono apparire dilatate, inducendo a credere ad un avanzamento della malattia, ma la causa è un’infiltrazione linfocitaria. Non tenere  nemmeno  in  considerazione i marcatori tumorali  perchè risultano talvolta alterati.

Oncologia e farmaci 

Durante tutto lo studio è stato osservato un miglioramento significativo della qualità della vita,
una riduzione della sonnolenza e dell’intorpidimento, ed una tendenza ad un miglioramento dell’attenzione/concentrazione. I test di funzionalità cognitiva hanno anche rivelato un significativo miglioramento dell’attività lavorativa, a breve termine, e della capacità di memoria.
I pazienti non hanno presentato allucinazioni o delirio e non sono stati osservati cambiamenti nello stato d’ansia e di depressione. (Hospital Anxiety Depression Scale)
L’incidenza di vertigini è risultata significativamente ridotta. Si è avuta una riduzione non significativa nel numero di pazienti che hanno sofferto di mioclono.


Conferme scientifiche
(digitare sul motore di ricerca Google)
RECANCOSTAT (trattasi del GSH/NAC) (Germania)
GLUTOXIM ( trattasi del GSH) (Russia e America)
                                           UMMUCAL - cisteina (Canada)

I  N O S T R I     P R O S S I M I     o b i e t t i v i 

  • Organizzare un simposio informativo per tutti i medici, biologi, scienziati, professori che applicano la terapia per creare una rete di contatti che faciliti gli ammalati nell’applicazione della cura.
· Dimostrare la presenza nel sangue, degli ammalati di cancro, del Cloroacetaldeide  e portare a termine la scoperta  dell’antibiotumorale,selettivo non tossico, il vaccino terapeutico E.M.M.A.NU.ELE. bloccato, dal 1998, per mancanza di fondi  presso L’Università di Palermo.

Vogliamo precisare che qualsiasi patologia si può curare se si conoscono  le cause e i meccanismi biochimici che l’hanno  innescata. Il tumore è l’ultimo anello di una catena patologica iniziato molti anni prima. Esso è il prodotto di uno squilibrio chimico  biatomico cellulare : Squilibrio elettrochimico: Blocco delle due pompe sodio/potassio e Calcio/magnesio --> abbassamento del potenziale membrana = abbattimento del sistema immunitario( acidosi metabolica; scarsa adesività ; ricerca di energia attraverso la via filogenicamente primitiva < glicolisi, glicogenesi e la via del pentosofosfati). Le leggi della biochimica sono stati fondamentali per  i  pionieri della Medicina e in particolare il principio più importante è : Soltanto inibendo l’elemento che altera il sistema  si può ottenere la remissione di  una patologia.
( inibizione  COMPETITIVA O NON COMPETITIVA ). Qualsiasi problema di matematica, fisica, chimica ecc. si risolve applicando i principi fondamentali che  regolano  il nostro  ecosistema  e noi, senza presunzione, in 12anni di ricerca abbiamo fatto questo. Non accettare questo è rifiutare tutto il Credo Scientifico.  

LA NOSTRA SPERANZA E’ QUELLA DI CONTINUARE A REGALARE IL FRUTTO DEL NOSTRO LAVORO AI MEDICI AFFINCHE’ POSSANO  CURARE  LE MALATTIE DEGENERATIVE E  DIFENDERE IL DONO PIU’ BELLO “IL DONO DELLA VITA”



Protocollo terapeutico




Protocollo terapeutico

   La Terapia Riducente Antineoplastica  qui di seguito elencata serve a:
   Riequilibrare un rapporto di una reazione ciclica  che non  avviene per  lo stress ossidativo
 Attivare il sistema detossicante (inibizione non competitiva) ascorbato/GSH.
    Riequilibrare il rapporto redox cellulare;
    Attivare il sistema immunitario.
  Occorre  tenere presente che  l'acido  ascorbico funziona in sinergia con il GSH (se manca l'uno non funziona l'altro): gli ascorbati, legano l'agente ossidante e il gruppo  tiolico  del GSH interviene per  espellerlo dall'organismo mentre il Glutatione viene riassorbito  ad opera del y-glutammiltransferasi, localizzata a livello dell'orletto a spazzola. 
Prodotti galenici preparati dal farmacista in contenitori sigillati, al fine di evitare il decadimento.

La cura va eseguita sotto osservazione medica e possibilmente integrata con  altri elementi  riducenti.
Occorre tenere sotto controllo la funzionalità renale, perché i reni vengono sottoposti ad uno stress di super lavoro a secondo l'estensione  della massa tumorale                                                                         
  Eseguire esami di routine in particolare Emocromo (sottopopolazione linfocitaria - immunoglobuline - elettroforesi serica).
 

Risultati

Stabilizzazione della temperatura corporea tra i 37/38° ca.
         Riassorbimento  graduale dell’ascite e dell’edema se presenti.
         Normalizzazione dei valori ematochimici.
         Miglioramento delle condizioni generale del degente.    
         Riduzione graduale della sindrome dolorosa.
          
L'organismo equilibrato è in grado di mantenere attivo il sistema immunitario, preposto a combattere ogni forma di aggressione

Lascio al lettore la giusta riflessione su avvenimenti e ricercatori che nella storia della medicina hanno contrastato il tumore infiltrante, cancro, con terapie complementari basate principalmente su elementi riducenti, affermando di avere ottenuto dei grandi risultati anche se talvolta non risolutivi:
 
-  Dottori  Stone, Paulin, Cameron e Pantellini con l'utilizzo degli ascorbati;
- Bonifacio, indirettamente, gruppi tiolici disciolti nelle feci e nell'urina della capra, cosi come l'orino terapia adottata nei paesi orientali;
- Dott. Simoncini con il bicarbonato di sodio associate con altre sostanze riducenti.
- Il Prof. Di Bella con il suo preparato Multi Vitaminico  Antineoplastico.
     Tantissimi sono i ricercatori e gli studiosi che hanno adoperato sostanze svariate ma con base riducente:
     Estratto di Aloe con alcol
     Estratto di cavolo rosso
     Acetato di Aglio
     Digiuno terapia con utilizzo di frullati di frutta bilanciati
 
    Mi preme sottolineare che la medicina ufficiale decanta moltissimo, nella prevenzione dei tumori, l'utilizzo degli antiossidanti contenuti negli alimenti. Inoltre, diverse scoperte avallano ancora di più la mia deduzione logico-scientifica.
Il caso della N-Acetil cisteina (precursore del Glutatione) utilizzata  e sperimentata dal Prof. Silvio De Flora, 1992, come inibitore e da contrasto al tumore invasivo; avallato dai Prof. Veronesi, Ugo Pastorino e Van Zandwisk dell'Istituto nazionale   dei tumori di Amsterdam. L'osservazione, che nasce spontanea, è  che se il precursore di un tripeptide ossido/ridotto funziona significa che l'organismo è deficitario del GSH. 
 Inoltre la scoperta del  Prof. Roland Wolf del "Fondo Imperiale per la ricerca sul cancro di Londra", secondo cui il gene che codifica la produzione dell'enzima Glutatione-S-Transferasi <Gst>, serve per la sintesi del Glutatione negli eritrociti.

 La teoria del Prof. Wolf spiega il perché alcune sostanze tossiche in alcuni individui attecchiscono e in altri no (es. il fumo delle sigarette etc…), confermando che  nella  sperimentazione, su  cavie private del gene, e altri normali i carcinogeni nei primi attecchivano nei secondi no.
 
    In America, l'utilizzo e la sperimentazione del Sulforaphane, estratto dalle brassicacee -broccoli - cavoli etc…ha dato dei risultati eccezionali su cavie tumorali. 
  
    Nel periodo rinascimentale un biologo tedesco, Burk, affermava che riusciva a guarire i tumori esterni con l'urina di chi aveva mangiato molti cavoli.






Glutatione: il suo importante ruolo


Importanza del glutatione nell’organismo umano


Durante il normale metabolismo cellulare si creano delle sostanze tossiche, chiamate radicali liberi, che possono danneggiare o distruggere la cellula in brevissimo tempo se non vengono inattivate. Questi radicali liberi si formano all'interno di piccoli organelli cellulari, chiamati mitocondri, dentro i quali le sostanze nutritive, come ad esempio il glucosio, vengono bruciate per liberare energia.
Inoltre, si possono anche formare in seguito all'inalazione di fumo di sigaretta od all'esposizione all'inquinamento ambientale ed a numerose sostanze chimiche.
I radicali liberi sono sostanze altamente reattive che se non neutralizzate prontamente si legano ed ossidano:
1) i lipidi delle membrane cellulari determinando alterazioni funzionali delle cellule e pertanto dei tessuti di appartenenza;
2) le lipoproteine a bassa densità (LDL), che diventano LDL ossidate, e conseguentemente sostanze particolarmente tossiche. Tali sostanze danneggiano l'integrità del vaso sanguigno e, di conseguenza, causano lo sviluppo e la progressione delle lesioni aterosclerotiche e quindi delle malattie cardio-vascolari;
3) gli acidi nucleici (DNA ed RNA), con danneggiamento a carico del materiale genetico. Ricordiamo che  le mutazioni del codice genetico sono spesso associate all'insorgenza del cancro;
4) le proteine in genere con conseguenti danni strutturali e funzionali all'organismo.


Il glutatione è una piccola molecola che si trova sostanzialmente in tutte le cellule del corpo umano ed è deputato all’inattivazione dei sopra descritti radicali liberi.

Il Glutatione viene costruito all’interno delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina. Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti. D'altro canto la cisteina assunta per bocca è rapidamente catabolizzata nel tratto gastrointestinale e nel sangue e, possedendo anche un potenziale tossico, un supplemento orale non è raccomandabile. Alcuni farmaci che promuovono la sintesi del glutatione stimolando la produzione e la distribuzione di cisteina alle cellule, sono stati usati con successo con indicazioni specifiche come l'intossicazione da acetaminofene, e nella fibrosi cistica, ma hanno lo svantaggio di possedere effetti collaterali rilevanti ed una breve emivita.
Da qui l’importanza dell'aminoacido cistina, che è composto da due molecole di cisteina legate tra loro da un ponte disolfuro, cioè composto da due atomi di zolfo. Tale aminoacido è molto più stabile della cisteina ed in grado di arrivare alle cellule, nel cui interno verrà trasformato in due molecole di cisteina con le quali potrà poi essere costruito il glutatione.
Gli atomi di zolfo dell'aminoacido cisteina sono responsabile dell'attività biologica del glutatione.

1) Antiossidante: il glutatione è il principale antiossidante naturale presente all'interno delle nostre cellule.
Altri antiossidanti introdotti tramite la dieta come la vitamina C ed E dipendono dal glutatione per la loro funzione ed il loro riciclo all'interno della cellula. Il compito del glutatione è quello di eliminare i composti tossici presenti all'interno delle cellule e questo avviene riducendo il composto. Il campo della biologia dei radicali liberi sta germogliando e la lista delle malattie legate allo stress ossidativo è in rapido aumento.
2) Disintossicante: il Glutatione è il metabolita chiave per le vie di detossificazione dipendenti dal citocromo P450 che è giornalmente messa alla prova non solo dall'assunzione di farmaci, ma anche da prodotti di inquinamento (tossine ambientali) come i metalli pesanti o più banalmente i prodotti di derivazione del fumo di sigaretta e derivati dalla combustione di carburante.
3) Immunomodulatore:  I linfociti, in particolare quelli appartenenti ai sottotipi T, hanno un'elevata domanda di glutatione per poter espletare regolarmente la loro attività e per replicarsi. La deplezione di glutatione durante un processo infiammatorio acuto o cronico o ad un infezione condurrà ad una risposta immunitaria meno efficace. Infatti l’accumulo di radicali liberi all’interno dei linfociti durante una risposta infiammatoria fa sì che questi siano meno efficaci.Inoltre gioca un ruolo chiave nella moltiplicazione dei linfociti ed è quindi necessario per il corretto sviluppo di un'adeguata risposta immune.Possiamo quindi dire che il glutatione è necessario per mantenere la normale attività del sistema immunitario. Inoltre il glutatione è in grado di mantenere attive alcune vitamine anch’esse dotate di attività antiossidante come la vitamina C e la vitamina E.Gioca un ruolo cruciale nel normale bilancio tra lo stato ossidato e quello ridotto della cellula, cosa che permette l’adeguata regolazione di molte funzioni vitali della cellula come la sintesi e la riparazione del DNA, la sintesi delle proteine e l’attivazione e la regolazione degli enzimi. I livelli di glutatione diminuiscono fisiologicamente con l’età. Il mantenimento di alti livelli di glutatione nell’anziano è correlato con uno stato di migliore salute sottolineando l’importanza di questa sostanza nel mantenimento di un organismo sano.


Il GLUTATIONE e' un composto organico la cui carenza nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza, per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe, alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento (cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo metabolismo OSSIDATIVO, che determina la mancata eliminazione e quindi lo stoccaggio nell'organismo di sostanze tossiche, con l'aggiunta di ioni+, scompensando i giusti rapporti fra ioni- e ioni+ a livello del Terreno, la Matrice, per via dell'ossidazione dei carboidrati e per l'alterata funzione del trasporto dell'emoglobina, che determina anche una carenza eritrocitaria.Esso e' un Tripeptide (Composto naturale formato dall'unione di alcuni amminoacidi) formato da Cisteina, acido glutammico e Glicina; e' presente in tutte le cellule degli esseri viventi. Sua principale funzione e' fungere da donatore di elettroni - (negativi) nella reazione catalizzata dalla glutatione perossidasi; questa reazione svolge un ruolo preminente nell'eliminazione delle tossine ed in particolar modo dell'acqua ossigenata (perossido di idrogeno, carico di ioni+), estremamente tossica per le cellule e SEMPRE presente nel caso di malattie medie e gravi. L'organismo umano si difende dalla formazione dei radicali liberi attraverso il Glutatione. Esso partecipa direttamente alla neutralizzazione dei radicali liberi, dei composti reattivi dell'ossigeno, e mantiene gli antiossidanti interni, come la vitamina C ed E, nella loro forma ridotta, cioè attiva. Inoltre, esso, attraverso il processo di coniugazione diretta, detossifica molti xenobiotici.
Il Glutatione è un componente essenziale del sistema di risposta immunitario. A livello cellulare è sintetizzato a partire dal glutammato, dalla glicina e dalla cisteina.La cisteina è il donatore del gruppo tiolico ( - SH ), responsabile dell'attività biologica del Glutatione.La cisteina, come aminoacido libero , presenta un certo grado di tossicità. L'organismo assume la cisteina come cistina, una molecola costituita da due cisteine legate tra loro da un ponte disolfuro, oppure come acetilcisteina. L'Acetilcisteina nell'organismo libera la cisteina, che va a costituire il Glutatione. Il glutatione è un tripeptide, ossia un composto di tre aminoacidi, è un potente scudo per la difesa della salute: protegge da radicali liberi, radiazioni, chemioterapia, raggi X, e disintossica fegato e sangue da metalli tossici, quali cadmio, piombo, mercurio, benzene e derivati, clorati, nitrati, nitriti (non quelli dei cavalli !). G. Puccio, che risiede a Palermo, nella sua opera "Eziopatogenesi del cancro", argomenta sullo stato di asfissia in cui si vengono a trovare tutte le cellule quando il ferro viene ossidato diventando da ferrico, ferroso s“, che il sangue non è più in grado di trasportare ossigeno, causando ipossia e morte qualora la percentuale della metaemoglobina salga a livelli superiori al 20 o addirittura al 30%.  Il glutatione è in grado di invertire questo processo di alterazione, riportando il ferro nel suo stato ferrico rendendo il sangue di nuovo capace di trasportare l'ossigeno indispensabile per la respirazione cellulare. Il Glutatione è quasi "sconosciuto" alla medicina ufficiale, per lo meno non viene utilizzato per le sue ottime proprietà ! Esso e' stato introdotto dalla Reg. Sicilia come Prodotto da utilizzarsi sui cancerosi, dopo che il ricercatore palermitano
G. Puccio ne ha studiate le caratteristiche e lo ha fatto utilizzare su cancerosi, in ospedali siciliani, ottenendo risultati eccezionali ! (NdR). Diverse le documentazioni inviate (dal 1992) in visione alle commissioni mediche e Ministeriali (da parte del ricercatore G. Puccio e successivamente da parte di Ospedali che ne hanno verificato l'efficacia sui cancerosi) per prendere atto dell'importanza di utilizzare il Glutatione nel trattamento di diverse malattie, tra cui i tumori e l'AIDS ! Non hanno ricevuto risposta, fino al 2004!  Che sia un'ulteriore dimostrazione del disinteresse a risolvere alcune patologie? Il Glutatione è una combinazione dei tre aminoacidi (tripeptide) cisteina, acido glutammico e glicina. E' un potente antiossidante, cioè un disattivatore di radicali liberi con una spiccata azione anti-invecchiamento. Il Glutatione insieme con il selenio, forma l'enzima glutatione perossidasi che ha sempre una funzione antiossidante, ma a livello intracellulare.Il Glutatione ha inoltre una grande capacità disintossicante: grazie alla sua facoltà di chelare (chelaggio = capacità di un elemento di legarsi ad un'altro) i metalli pesanti e tossici quali piombo, cadmio, mercurio ed alluminio li trasporta via eliminandoli dal corpo.In alcuni studi fatti sugli animali è stata dimostrata un'azione antitumorale del L-Glutatione. Il Glutatione aiuta il nostro fegato a disintossicarsi ed a prevenire possibili danni causati dall'eccessivo consumo di alcool. E' più efficace della vitamina C, nel migliorare l'utilizzo e la biodisponibilità del ferro, neutralizzando gli effetti tossici di alcuni agenti esogeni come i nitriti, nitrati, clorati, derivati del benzolo, derivati del toluolo, anilina ecc.. Questi elementi danneggiano l'organismo con un meccanismo insidioso: producono un'ossidazione del ferro trasformandolo dalla sua naturale forma ferrica (Fe2+) nella forma ferrosa (Fe3+) rendendo così il sangue incapace di trasportare l'ossigeno, causando inoltre un'aumento della metaemoglobina (dal 1/2% fino ad un livello a volte mortale del 20/30%).Il processo di compromissione dell'emoglobina porta ad una sindrome ipossica che causa la morte di tutte le cellule per asfissia, compresi i linfociti T4 (vedi sindromi da immunodeficienza, AIDS, ecc.). Inoltre, il Glutatione migliora l'utilizzo degli aminoacidi cisteina e cistina, ed infine inibisce in tutto o in parte i dannosi effetti collaterali dovuti ad un'esposizione ad alte dosi di radiazioni, chemioterapia e raggi X.Dobbiamo sottolineare il ruolo anti-invecchiamento di questo tripeptide, eliminando i radicali liberi che si formano dalla perossidazione dei lipidi che, causando la rottura di certe membrane, hanno un impatto negativo su DNA ed RNA e di conseguenza determinano distorsioni cellulari e disfunzioni biochimiche. Il Glutatione impedisce inoltre che i radicali liberi si leghino alle proteine fibrose del corpo, evitando così l'indurimento e il restringimento del collagene (e quindi rughe, mancanza di elasticità nelle arterie, ecc.). Per questo motivo il Glutatione mantiene sano e "giovane" il sistema circolatorio.Quanto al sistema immunitario, il Glutatione è strettamente legato all'attività fagocitica di specifiche cellule polmonari. Protegge dagli eventuali effetti dannosi del fumo, insieme ad altri antiossidanti come vitamina C, E, Selenio, Beta Carotene e Cisteina. Aiuta a bloccare il diffondersi del virus HIV (American Journal of Clinical Nutrition). Riesce a neutralizzare grassi pericolosi (University of Louisiana USA). L'eccessivo consumo di alcool può essere neutralizzato dal Glutatione che aiuta il fegato a depurarsi.Il dosaggio raccomandato è di 25-30 mg al giorno, x due volte al di, sono sufficienti per depurarsi dai grassi pericolosi contenuti negli alimenti. Inoltre, anche se si dovessero superare queste dosi non ci sarebbero rischi di intossicazione. Numerosi alimenti sono ricchi di Glutatione, tra i quali: Arance, Avocado, Carote, Cocomero, Fragole, Patate, Pesche, Spinaci. Purtroppo durante il processo di cottura degli molti alimenti, il Glutatione viene completamente distrutto. L'implementazione del Glutatione per i cancerosi, deve essere bi-giornaliera (600mg x 2 volte al di), assieme all'Ascorbato di Potassio, con assunzione, come indicato dal Protocollo del prof. Pantellini di Firenze. Contemporaneamente occorre riordinare i processi acido-basici per mezzo dell'acqua basica secondo il Protocollo (es.: iniettata, x endovena, assunta per via orale) attuato a seconda delle necessita' personali del paziente, che il medico esperto in queste pratiche naturali, sara' in grado di decidere.
Glutathion + Papaya 200 mg 
La debolezza del sistema immunitario e lo stress cellulare ossidante, sono le due principali cause di numerosissime affezioni legate all’invecchiamento. La papaina e il glutatione costituiscono due risposte fondamentali. La papaina è una miscela di enzimi proteolitici, ovvero di enzimi capaci di scindere le proteine in molecole più semplici. La si trova allo stato naturale nel latte della papaia. Per quanto riguarda la difesa immunitaria, la papaina mobilita e scinde i ''complessi immuni'', che sono degli aggregati costituiti da diversi antigeni e anticorpi, alfine di facilitarne il rinnovamento. Svolgendo il sistema immunitario un ruolo capitale in numerosi processi fisiologici, la papaina è quindi una preziosa alleata della nostra salute. La papaina stimola d’altra parte la produzione di SOD, o superossido dismutasi, che è l’enzima che elimina i radicali idrossili bloccando così sin dall’inizio il processo di formazione dei radicali liberi. Considerato che la SOD agisce come una vera e propria medicina contro le infiammazioni e le fibrosi, l’utilità della papaina per lottare contro i reumatismi è oramai riconosciuta. I suoi benefici sono anche stati constatati nelle persone affette dal virus HIV e dall’epatite B o da un diabete insulino-dipendente. Infine, la papaina riduce gli effetti secondari associati alla radiazione e alla chemioterapia.Il glutatione è una proteina che produciamo naturalmente e che è composta da tre amminoacidi (cisteina, acido glutammico e glicina). 
E’ il rigeneratore delle cellule immunitarie e l’agente detossificante più efficace dell’organismo umano. Presente all’interno di praticamente tutte le nostre cellule, permette di produrre più globuli bianchi, rinforzando in tal modo il sistema immunitario di fronte ai virus e ai batteri. Il glutatione si lega peraltro alle tossine, per trasformarle in composti idrosolubili, facilmente eliminati nella bile o nelle urine. E’ infine un potente antiossidante. Attacca direttamente i composti ossigenati all’interno della cellula e svolge un ruolo chiave riciclando le forme ossidate di vitamina C, ristabilendo così il potere antiossidante di quest’ultima. 

Giovanni Puccio: breve storia





GIOVANNI PUCCIO

E’ da un dolore comune a tanti che nel 1992 nasce la storia di Giovanni Puccio. Durante i novanta giorni di agonia della propria madre, affetta da adenocarcinoma della colecisti, Puccio iniziò a muovere i primi passi nell’oncologia e ben presto in oltre sedici discipline: dalla microbiologia alla veterinaria, dalla biologia alla farmaceutica, dalla chimica organica all’immunologia, rimanendo un outsider, non avendo mai conseguito alcuna laurea. La domanda da cui si originano i suoi studi e le sue intuizioni fu: Cos’è il cancro?, cercando di risalire ai processi chimico-organici e alle cause iniziali alla base del processo degenerativo. Partendo dagli studi di Bonifacio, percorrendo i punti fondamentali dell’oncologia sperimentale, le ricerche del professore Steven Rosenberg sulla presenza di batteri nello stomaco, le pubblicazioni di Metus e Bonvicini sul GHS, teorie e trattati medico-scientifici, seguito e comparato la situazione clinica di 100 pazienti affetti da carcinoma, iniziò a strutturare le proprie ipotesi in uno studio di oltre mille pagine, dal titolo, ‘Eziopatogenesi del cancro’, nel quale espone la propria teoria sulle cause relative allo squilibrio elettrochimico cellulare che sarebbe implicato nell’insorgenza di patologie degenerative, quali il cancro. Nel 2001 una interrogazione parlamentare chiese la possibilità di riconoscere le scoperte di Puccio, avviare trial clinici per verificarne l’attendibilità e dimostrare la presenza di batteri enterofermentanti e acido-resistenti all’interno dello stomaco (al fine di valutarne i meccanismi di azione-reazione nello sviluppo del cancro). Nel 2003 fonda Emmanuele, Associazione per la Ricerca Scientifica che oltre a richiedere il riconoscimento dei propri studi, si batte per il diritto di cura e per la ricerca nel campo delle malattie rare. Da anni la terapia C.R.A.Pu (Complementare, Riducente, Antidegenerativa, Puccio) viene somministrata a pazienti affetti da patologie degenerative, anche all’interno di strutture ospedaliere, ma senza che venga riconosciuta e nel più assoluto silenzio-assenso. Antesignano nello studio dello stress ossidativo, degli antiossidanti, del cancro, dell’autismo, Puccio ha inoltre individuato una serie di esami di controllo, ma soprattutto preventivi che permetterebbero di agire sull’organismo in squilibrio prima che la patologia venga conclamata. I suoi studi sono stati presentati a congressi internazionali di medicina, hanno attirato l’attenzione del mondo scientifico, e sono stati ripresi da diversi scienziati e studiosi a livello internazionale. Nonostante gli innumerevoli casi clinici e i risultati positivi ottenuti in questi anni, non si è ancora giunti all’ufficializzazione. Movimenti cittadini costituiti in questi anni combattono al fianco di Puccio.
Nel settembre 2010, un’importante conferma agli studi di Puccio si ha proprio da parte dell’ISS, che comunica di stare avviando cinque trial clinici basati su un’alternativa alla chemioterapia. Nel comunicato stampa in oggetto si parla di ‘nuove strategie antitumorali’, ‘microambiente acido’, ‘inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale’, ‘alternative alla chemioterapia’, ‘accumulo di acido lattico, dovuto al metabolismo tumorale’… punti cardine degli studi di Giovanni Puccio che già nel ’98 (all’interno dell’Eziopatogenesi del cancro) parlava di ciò che oggi l’Istituto di Sanità propone come uno studio proprio e innovativo. È oltraggioso quello a cui si assiste, alla luce degli incontri che negli anni la nostra Associazione ha avuto con i vari Governi e i ministri di Sanità che si sono succeduti (vedi interrogazione parlamentare del 2001 http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed868/s040.htm; le lettere e i documenti che testimoniano come negli anni si sia richiesta più volte la sperimentazione ufficiale della terapia e la riproduzione di quegli esperimenti con cui Puccio avrebbe individuato i batteri enterofermentanti e acido-resistenti presenti nello stomaco che, a suo avviso, sarebbero implicati nei processi che causano patologie degenerative). L’unica lettura possibile è chiedersi se l’ISS stia tentando di salvare il salvabile. Occorre non sottovalutare però come questa possa essere una crepa in un sistema lobbistico che inizia, finalmente, a cedere.

LA TERAPIA C.R.A.Pu
(Complementare Riducente Antidegenerativa Puccio)

 Elaborata sul paziente in base al suo status clinico, tracciato da esami clinici specifici richiesti dall’Associazione, e dalla documentazione medica prodotta dall’ammalato, agisce per il riequilibrio del sistema organico e il ripristino del sistema immunitario. La Terapia viene modificata ciclicamente in base alla risposta dell’organismo. Naturalmente non si tratta di una cura fai da te, e deve essere intrapresa sotto il controllo del proprio medico. Significativi i risultati ottenuti per la prevenzione, mediante esami specifici che permettono di individuare lo status di degenerazione organica molto prima che si manifesti la patologia. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati in questi anni,  Puccio ha continuato i suoi studi ottenendo diversi successi, grazie alla propria capacità di fendere i rigidi tessuti accademici, proponendo un approccio multidisciplinare alla ricerca scientifica, insistendo sull’importanza di agire sulla causa della malattia piuttosto che sull’effetto, e proponendo una serie di esami capaci di monitorare lo status del paziente, ma soprattutto di individuare le patologie nella loro fase iniziale.

Squilibrio biochimico





Genesi dello squilibrio biochimico della cellula



Occorre tenere in considerazione il fatto che l’ecosistema è basato sui principi, ben definiti, della fisica e della chimica che lo regolano.
Secondo quanto enunciato dal "Principio di Le Chatelier:
"un sistema è in equilibrio e uno dei fattori che lo regolano viene variato , il sistema reagisce , in modo da ripristinare l’equilibrio, anche in maniera diversa dalle forme originali Ma se la causa che genera  l’elemento estraneo al sistema viene eliminato e/o  lo stesso elemento viene inibito, il sistema  ritorna allo stato  iniziale."
Quindi, se le leggi della chimica non sono a se stanti, questi principi sono validi anche per il nostro sistema biochimico. Infatti, ogni processo degenerativo provoca una modificazione genetica.
Nelle nostre cellule vi è un elemento fondamentale per la vita , il ribosio, che è parte integrante dell’RNA. Alcuni composti chimici, fra cui molti di struttura simile a quella dei substrati, presentano la proprietà di diminuire attività enzimatica fino a bloccarla  completamente(inibizione per competizione) o di fissarsi con legame chimico sull’enzima o sul complesso enzima-substrato impedendone la scissione (inibizione non competitiva).L’inibizione è un fenomeno generalmente reversibile, agendo sull’aumento della concentrazione del substrato (inibizione competitiva) o agendo sull’allontanamento dell’inibitore (inibizione non competitiva).  L’immissione dei veleni nella cellula colpisce e blocca innanzi tutto l’enzima e, di conseguenza, tale effetto si ripercuote sull’RNA, che viene danneggiato, L’informazione genetica resta così alterata, e la degenerazione cellulare può presentarsi in qualsiasi  momento.

Anche il  potenziale  membrana, che nelle cellule malate  scende fino a 50 mV ( millivolts), nelle cellule degenerate si abbassa fino a 15 mV. 
L'osservazione di questi dati dimostra che lo squilibrio elettrochimico avviene in maniera graduale, un immissione di un elemento estraneo che altera il sistema creando un'interconversione delle forme ma non delle forze, poiché, il peso  UMA  Na-Ca / K –Mg rimane sempre 63 ca.    
     
 L’equilibrio della pompa sodio-potassio è salvaguardato dagli ascorbati dei quattro elementi (Na,Ca,K e Mg), cioè dalla salificazione di quest’ultimi operata dall’acido ascorbico. 
Ma l’acido ascorbico  per  funzionare deve essere allo stato ridotto, possibile mediante il mantenimento da parte, soprattutto, del tripeptide Glutatione (Y-Lglutamil –Lcistein lglicina) largamente distribuito nel mondo animale e vegetale  . Esso funge da agente riducente per il mantenimento allo stato ridotto di altre molecole, ad’ esempio gli enzimi per la cui attività è essenziale un residuo –SH nel  loro sito attivo .Inoltre serve a  rendere inattive   alcune sostanze tossiche ingerite formando i relativi tioli, espulse attraverso l’urina. Un ruolo centrale nel meccanismo di difesa delle strutture cellulari in generale, ed ,in particolare, di quelle eritrocitarie  nei confronti dei radicali liberi, perossidi ed agenti ossidanti in genere, è svolto dal sistema Glutatione-ascorbato  che funziona da donatore rapido di ioni H+  e di elettroni. Tale sistema riducente derivante dalla cooperazione del GSH con l'attività ossidoriduttiva dell'ascorbato, è in condizioni normali continuamente rigenerato attraverso una sequenza di reazioni che prevede l'intervento di due enzimi: la Glutatione perossidasi (a) e la Glutatione reduttasi (b).

La mancata disponibilità di GSH è a sua volta direttamente responsabile di importanti alterazioni del globulo rosso, riguardanti soprattutto l'integrità della membrana e dell'emoglobina. Il fegato e i muscoli sono i più importanti tessuti che trasferiscono Glutatione ridotto al plasma. La mancanza di GSH negli eritociti altera profondamente vari processi metabolici essenziali ed è anche responsabile di un tipo di emolisi.

Il riscontro, dopo migliaia d'ore d'indagine chimiche effettuate, grazie all'apporto di valide apparecchiature e strumentazione precisa, su fluidi biologici, di tracce, nelle feci d'ammalati di cancro, d'acido acetico e formico, hanno fornito indicazioni importantissime al fine di individuare la corretta strada per quegli studi che hanno permesso l'individuazione delle cause di questa patologia. Studi mirati alla scoperta del meccanismo di blocco del GSH epatico e dell'ATP REDOX e alla successiva formulazione del protocollo di ricerca scientifica, firmato dai Direttori di Dipartimento e Tecnici Dell'Università dell'Ospedale, e del CNR di Palermo, sebbene ancora oggi lo Stato e le sue istituzioni ci neghino la possibilità di completarlo.